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martedì 2 marzo 2010

SANTIAGO DE COMPOSTELA



Storicamente Santiago de Compostela deve la sua origine proprio alle spoglie di San Giacomo, apostolo e martire cristiano, che si narra sarebbero custodite nella Cattedrale a lui dedicata. Giacomo fu martirizzato nella Gerusalemme del 44 d.C., ma la leggenda vuole che egli abbia predicato in Spagna per tutta la sua vita; fu così che, dopo la sua morte, le sue spoglia vennero riportate in Spagna da parte di due suoi discepoli.
Nel IX secolo (era l’anno 879), il sepolcro originario del Santo venne scoperto da un’eremita in quel di Padrón, nell’attuale area di Santiago di Compostella (nella provincia di A Coruña), grazie pare ad una stella che ne guidò il percorso e ne decise il cammino (il nome Campus stellae, cielo o campo stellato, pare sia all’origine del nome ‘Compostela).
Successivamente, i reali di Asturia, tramite il re Alfonso II, decisero di edificare una piccola chiesetta in onere del martire apostolo e di farne un santuario. Nacque così, in un territorio che in antichità era conosciuto per essere stato insediato da piccole tribù di visigoti, romani e celti, uno dei luoghi di pellegrinaggio più conosciuti del mondo.
La piccola chiesetta è oggi una splendida cattedrale dalla imponente struttura in stile architettonico romanico e con una facciata in stile barocco. Le sue origini risalgono al 1075, anno nel quale venne iniziata la sua costruzione e dopo che la precedente piccola chiesetta venne costantemente danneggiata dalle incursioni degli invasori. Il pellegrinaggio era, infatti, già divenuto d’importanza nazionale e europea, e la stessa chiesetta, insieme all’insediamento abitativo formatosi nei secoli, fu oggetto costante di incursioni e saccheggi da parte dei normanni e dei mori.
Grazie alla fama del martire apostolo, la località con la cattedrale dedicata a San Giacomo si sviluppò in una rigogliosa cittadina che presto divenne maggiore punto di pellegrinaggio di tutto il mondo cristiano, alla stessa stregua di Gerusalemme e di Roma con il Vaticano.
La fama raggiunta fu tale che devoti pellegrini iniziarono a viaggiare in direzione della sacra località cristiana anche da luoghi ad essa molto lontani.
Spesso tali viaggi erano fatti a piedi: erano questi secoli nei quali il santuario veniva raggiunto con tutti i mezzi possibili, a piedi o via carro; attraverso strade tortuose che iniziavano anche dalla Francia per poi arrivare in Spagna direttamente a Santiago; famiglie intere o singoli individui, tutti in pellegrinaggio per poter pregare presso la tomba di San Giacomo e guadagnare meriti religiosi.
Le lunghe strade e i distanti percorsi effettuati dai pellegrini si sono fatti conoscere nel tempo con il nome di El camino de Santiago, il Camino di Santiago di Compostella, che dagli anni ottanta dello scorso XX secolo, dopo un periodo di leggera decadenza, è stato riscoperto di nuova energia non solo religiosa ma anche turistica, e che oggi porta ad annoverare Santiago de Compostella tra le località maggiori di tutta la Spagna.
Santiago di Compostela o San Giacomo di Compostella (ab. 93.000 circa) è la città spagnola capoluogo della comunità autonoma della Galizia. Situata in provincia di A Coruña, è stata nel 2000 città europea della cultura. Santiago di Compostela, assieme al cammino del pellegrinaggio omonimo, è stata dichiarata patrimonio dell'umanità dall'unesco nel 1985. È sede del governo autonomo Galiziano (Xunta de Galicia), luogo di continue pellegrinaggi religiosi provenienti da tutto il mondo e sede universitaria con più di 500 anni di storia.
La città è conosciuta soprattutto per la sua maestosa cattedrale dedicata a San Giacomo da Compostela e per essere la tappa finale di ogni pellegrino che decide di affrontare il vecchio "cammino di Santiago di Compostela". Il 23 ottobre 1987 il Consiglio d'Europa ha riconosciuto l'importanza dei percorsi religiosi e culturali che attraversano l'Europa per giungere a Santiago de Compostela dichiarando i percorsi "itinerario culturale europeo" e finanziando adeguatamente tutte le iniziative per segnalare in modo conveniente "el camino de Santiago".

Storia
Il nome della città - che ha origini celtiche ed è carica di un profondo senso di religiosità - viene fatto derivare da San Giacomo, apostolo e martire del Cristianesimo (le cui spoglie, secondo la leggenda, sarebbero giunte miracolosamente via mare in Spagna) e dal termine Compostela (o Campostela, in latino campus stellae) che significa campo di stelle; la città viene talvolta citata anche come San Giacomo del campo di stelle. Il web francese aggiunge: En fait, ce serait plus probablement la déformation des mots: «compostum», «compositum» ou «compostellum», signifiant «apprêts funéraires» ou «tombeau».
Situata in una depressione nell'immediato interno della costa nord-occidentale della Spagna, proprio davanti all'Oceano Atlantico, era considerata - prima del viaggio di Cristoforo Colombo, nel 1492 - il bordo estremo conosciuto della terra, la finis terrae. Molte le leggende fiorite nel tempo intorno a questa località: una di esse la vuole come punto di congiungimento delle anime dei morti pronte a seguire il sole nel suo corso per attraversare il mare. In realtà è meta fin dal Medioevo di importanti pellegrinaggi di fedeli, che la ritengono un punto centrale della cristianità.
La tradizione vuole che nell'anno 813 l'eremita Paio venisse attirato da strane luci a forma di stella sul monte Libredòn dove esistevano antiche fortificazioni (probabilmente di un antico villaggio celtico). Il vescovo Teodomiro, interessato dallo strano fenomeno, scoprì in quel luogo una tomba che conteneva tre corpi. Uno dei tre aveva la testa mozzata e una scritta: "Qui giace Jacobus, figlio di Zebedeo e Salomé".
Il web francese dà invece questa versione della leggenda: Vers l’an 813, selon la tradition relatée dans la Concordia de Antealtare écrite vers 1077, vivait près de l’église de San Félix un ermite nommé Pelayo (Pélage). La présence du corps de saint Jacques lui fut annoncée par un ange, alors qu’au même moment les fidèles de l’église étaient avertis par des lueurs divines.
Alfonso II re delle Asturie e di León - detto il Casto (Oviedo 759-842) - ordinò la costruzione sul posto di un tempio e i monaci benedettini nell'893 vi fissarono la loro residenza (El Convento de San Paio de Antealtares). Iniziarono così i primi pellegrinaggi alla tomba dell'apostolo, dapprima dalle Asturie e dalla Galizia poi da tutta l'Europa.
Santiago di Compostela venne distrutta nel 997 dall'esercito musulmano di Almanzor - al-Mansur ibn Abi Amir - e poi ricostruita da Bermudo II. Ma fu il vescovo Diego Xelmirez a iniziare la trasformazione della città in luogo di culto e pellegrinaggio, facendo terminare la costruzione della Cattedrale iniziata nel 1075 e arricchendola con varie reliquie.
Tra squilibri sociali che ostacolarono lo sviluppo economico della città e la scoperta dell'America (che concentrò i commerci al Sud della Spagna), Santiago de Compostela conobbe un lungo periodo d'ombra. Nel XVI secolo fu inaugurata l'Università che diede grande impulso intellettuale; nel XVII e XVIII secolo il risveglio economico e culturale è continuo fino ad arrivare ai nostri giorni quando, con la celebrazione nel 1993 dell'anno Giacobeo, inizia una fase di nuovo splendore per la città.

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