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lunedì 25 ottobre 2010

BIARRITZ/ BAYONNE SAINT YEAN PIED DE PORT



BIARRITZ

Biarritz ha un animo femminile. Un animo da imperatrice. Come Eugenia de Montijo, la bella moglie di Napoleone III, cui questa cittadina basca sul versante francese dei Pirenei deve alla metà del XIX secolo l’ascesa fra il bel mondo. Niente stravaganze da jet set annoiato qui, niente eccessi e scandali gratuiti. Chic e schiva, Biarritz conosce la vera eleganza, quella non ostentata, sommessa, priva di orpelli, che toglie più che aggiungere. Sontuosa, indulgente, regale, dispensa bellezza con la leggerezza gioiosa, la sicurezza pacata di un passato glorioso. Una bellezza diretta, non decadente e fine a se stessa, ma vitale e vigorosa grazie ai tanti sportivi che punteggiano con i loro surf le onde dell’Atlantico su cui si affaccia la Grande Plage e solcano i molti campi da golf che le fanno corona. 
Biarritz sa vivere, il vento nei capelli, il mare negli occhi, il sole sul viso. Si riappropria di tempi lenti e pigri, mescola con nonchalance stili architettonici diversi, negozietti e grandi firme, occulta ville sonnacchiose fra giardini gonfi di ortensie, ristorantini discreti e piccoli musei. Sorseggia aperitivi su terrazze assolate, dominate dalle guglie appuntite della neogotica cattedrale di Sainte-Marie di Bayonne, pranza con prosciutto e formaggio nei locali del vecchio porto, cena sontuosamente con trionfi di ostriche e frutti di mare in ristoranti ricercati. E sfoggia il décolleté generoso della Grande Plage, luminosa, regno di cani scatenati e bambini, sabbia e dune, onde lunghe e tende a strisce bianche e verdi.
BAYONNE
Bayonne è prima di tutto un’atmosfera… Quella dei bar e delle taverne del quartiere Petit Bayonne, pieno di giovani e centro dell’animazione notturna dove apprezzare la vera convivialità basca. Questa si esprime in tutta la sua pienezza durante le ""feste"" tradizionali del mese di agosto. Bayonne significa anche arte e storia, presenti nelle alte case a graticcio ricoperte con sangue di bue, ed è suddivisa in tre quartieri attorno alla Nive e all’Adour: Petit Bayonne, Grand Bayonne e Saint-Esprit. Infine, la città è la culla francese del cioccolato.
BAYONNE SAINT JEAN PIED DE PORT
l treno che ci porterà a St. Jean è composto da poche vetture, il treno si insinua tra percorsi ondulati e montuosi. Il tratto Bayonne - St. Jean è molto bello e caratteristico, con il trenino che sale dolcemente tra montagne verdissime punteggiate da numerose pecore al pascolo. La linea ferroviaria costeggia il fiume Nive - lo stesso che attraversa St. Jean - e spesso, durante i tratti più erti, si nota lo scorrere impetuoso del fiume. Ogni tanto ci si ferma in stazioni isolate, lontanissime da centri abitati, Si arriva a St. Jean Pied-de- Port ci si dirige verso il centro del paese dirigendosi verso il centro del paese,verso il Centro di Accoglienza . L’impatto con questa cittadina è assai piacevole; lungo la strada che conduce all’Ufficio di Accoglienza del pellegrino si possono ammirare edifici storici molto belli, arricchiti con portali del ‘500. Una volta entrati ci registrano, appongono il timbro sulla credenziale e ci consegnano l’elenco degli albergue che troveremo lungo il percorso
dandoci nel contempo consigli per evitare di imboccare sentieri sbagliati.

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