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lunedì 25 ottobre 2010

ESTELLA TORRES DEL RIO LOGRONO NAJERA SANTO DOMINGO DE LA CALZADA














ESTELLA

Hospital de Peregrinos
Dirección: C/ La Rúa 50
Localidad: Estella (Navarra)
Teléfono: 948 550200 Albergue de ANFAS de Estella
Dirección: C/ Cordeleros 7, bajo
Localidad: Estella (Navarra)
Teléfono: 680459798 / 695895551 / 948554551
Albergue parroquial S.Miguel
Direccion: Mercado Viejo, 18
Localidad: Estella
Teléfono de contacto: 948 550431 / 690081584

16 GIUGNO 2011

Estella Torres del Rio Km.29

Estella, popolarmente chiamata "la piccola Toledo", offre ai pellegrini alcuni gioielli medievali come la Chiesa di San Pedro del Rúa, del Secolo XII, che possiede un bel chiostro dove si trova il capitello dalle colonne storte; la Chiesa di San Miguel, secolo XII, con la sua meravigliosa facciata di stile romanico tardivo; quella del Santo Sepolcro, secolo XII, pure con una magnifica facciata romanica; quella di San Juan Bautista (San Giovanni Battista), secolo XII; quella di San Pedro de Lizarra, di stile gotico; ed il Palacio de los Reyes (palazzo dei re), secolo XII.

TORRES DEL RIO

C/ Casas nuevas, 13
Torres del Río (Navarra)
948 64 84 09 / 699 572 950
Albergue Casa Mariela
Plaza P. Valeriano Ordóñez, 6
Torres del Río (Navarra)
948 64 82 51 / 948 64 84 33

A metà strada tra Los Arcos e Viana, tra la sommità di una collina ed una conca profonda, sorge Torres del Río. 
Si tratta di un paese incantevole dalle vie strette e ripide sulle quali si affacciano grandi case barocche con i relativi stemmi. Nella parte più alta si erge la chiesa di San Andrés, un edificio gotico rinascimentale costruito su un'opera preesistente. Nella parte bassa del paese, quasi nascosto tra le case strette l'una all'altra, sorge un gioiello architettonico del romanico del XII secolo: Chiesa del Santo Sepolcro con la sua pianta ottagonale ricorda la basilica di Gerusalemme e che è stata legata fin dalle origini al Cammino di Santiago. Presenta una singolare volta stellata.

16 GIUGNO 2011

LOGRONO

18 GIUGNO 2011

Albergue de Peregrinos de Logroño
Rua Vieja, 32
Logroño (La Rioja)
941 239 201
Albergue de Peregrinos Puerta del Revellín
Plaza Martínez Flamarique, 4 bajo
Logroño (La Rioja)
629 170 447 Albergue parroquial de Santiago
C/ Barriocepo, 8, 1º
Logroño (La Rioja)
Logrono Najera Km.26
Capitale della Rioja, conta circa 145.000 abitanti, si stende sul fiume Ebro, immediatamente a sud dei paesi baschi. E’ situata sul cammino di Santiago e conta nel centro storico importanti edifici storico-religiosi. La regione di cui è dinamico capoluogo è una delle più importanti aree di produzione vinicola della Spagna grazie al suo famoso vino rosso.Alcuni monumenti e luoghi di interesse turistico sono:la chiesa di” Santa Maria la Redonda”(XV secolo)che si affaccia sulla Calle Mayor e la cattedrale gotica,con un bel portale in stile rococò ricco di statue e decorazioni fra due torri barocche”San Bartolomè”.

NAJERA

19 GIUGNO 2011

Albergue de Peregrinos de Nájera
En la orilla del Río Najerilla
Nájera (La Rioja)
No tiene. Oficina de Turismo: 941 36 00 41 Albergue de Peregrinos Sancho III - La Judería
C/ San Marcial, 6
Nájera (La Rioja)
941 36 11 38

Najera S.to Domingo de la Calzada Km.21

Collocato a 485 metri s.l.m., il comune spagnolo di Najera getta lo sguardo verso la riva sinistra del fiume Najerilla e contempla tranquillo l’omonima comarca di cui è capoluogo. Poco più di 7 mila sono gli abitanti che occupano il borgo, adagiati nel cuore della comunità autonoma di La Rioja, anche se nei mesi estivi i turisti rimpolpano la popolazione della piccola Najera.
Tappa fondamentale del Camino de Santiago, durante il Medioevo innumerevoli pellegrini sostarono entro i suoi confini, ma il momento di maggiore splendore coincise con la nomina di Nájera a capitale: prima del Regno di Navarra poi di quello di Castiglia, la città custodisce ancora oggi un prezioso patrimonio storico, testimone della sua antica importanza.
Tra i monumenti più importanti vale la pena di visitare il Monastero di Santa Maria La Real, costruito per volere di Garcia Sanchez III di Navarra come sede episcopale e come futuro panteon reale della sua famiglia. I primi lavori per la sua realizzazione iniziarono nel 1045, e già nel 1052 il monastero venne consacrato senza ancora aver del tutto completato la costruzione. Fu iniziata invece nel 1432 la bella chiesa che si trova al suo interno, completata nel 1516, mentre il chiostro isabellino fu realizzato tra il 1517 e il 1528. Nel 1889 il complesso fu dichiarato Monumento Nazionale. Meritano l’attenzione dei visitatori anche il Convento di Santa Elena del XVII secolo, e il Castillo de la Mota. Quest’ultimo è un castello di origine musulmana, di cui a dire il vero rimangono oggi solamente il fossato e una parte delle mura.

SANTO DOMINGO DE LA CALZADA

Casa del Santo
C/ Mayor, 38 bajo
Santo Domingo de la Calzada (La Rioja)
941 343390
Albergue del Abadía Cisterciense Nuestra Sra. de la Anunciación
Calle Mayor, 29
Santo Domingo de la Calzada (La Rioja)
941 34 05 70. Oficina de Turismo: 941 34 12 30

Fondata a ricordo di Santo Domingo nel 1044 che costruì un ponte sopra il rio Oja per facilitare il cammino dei pellegrini. Molto famosa le leggenda del gallo e la gallina che ricordano il famoso miracolo: 
Attorno al 1300, una copia marito e moglie di Colonia, in pellegrinaggio a Santiago con il loro giovane figlio poco più che adolescente, ma molto sveglio a quel che pare, presero alloggio nella locanda del paese. La figlia della locandiera si invaghì del giovane, ma questi per timore dei genitori, resistette alle sue seduzioni. La giovane allora, per vendetta, nascose nel sacco di lui un vaso d’argento e alla sua partenza, lo accusò di furto. Catturato, fu condannato a morte per impiccagione. I genitori distrutti dal dolore ma pieni di fede continuarono il loro pellegrinaggio. Di ritorno passarono per la stessa locanda dove trovarono il figlio vivo e vegeto. Questi raccontò loro che a salvarlo era stato proprio San Giacomo il quale durante l'esecuzione capitale lo sostenne per i piedi impedendo al cappio di serrargli il collo. Il padre incredulo e convinto di essere stato turlupinato dal figlio desideroso solo di rimanere con la giovane locandiera, sentenziò che avrebbe prestato fede al suo racconto, solo se i due galletti arrostiti che gli erano stati serviti per la cena, e messi in bella mostra sulla tavola imbandita, fossero tornati anch'essi in vita. Subito i galletti si alzarono, ripresero le piume e si misero a cantare. Da allora un gallo e una gallina bianchi (oggi offerti da famiglie locali e sostituiti ogni 15 giorni) sono posti in una gabbia all’interno della chiesa. Nel medioevo i pellegrini ne raccoglievano le piume cadute e le esibivano sui loro cappelli. Oggi la gabbia è in stile tardo gotico, con rete dorata, in linea con lo stile della cattedrale. Quando un pellegrino entrato in chiesa, sente il canto del gallo è considerato di buon auspicio per il resto del viaggio fino a Santiago.
Questo paese è stato legato al Cammino di Santiago fin dalle sue origini nel secolo XI. Calzada significa carreggiata e, per estensione, sentiero o cammino. Santo Domingo (San Domenico), un giovane pastore originario della Rioja, fu educato al monastero di Valvanera e volle entrare nel famoso monastero di San Milán de la Cogolla. Quando la sua richiesta fu accolta, divenne assistente di Gregorio di Ostia, il legato pontificio, che lo ordinò sacerdote.
Alla morte di Gregorio, Domingo si ritirò presso il fiume Oja per condurre una vita eremitica e assistere i pellegrini che andavano a Compostela. Si chiamò "de la Calzada" per la sua opera nel mantenimento e miglioramento della vecchia strada romana che portava da Nájera a Redecilla del Camino. Nell'anno 1044 costruì un ponte sul fiume Oja, il più famoso di tutta una serie di ponti di cui guidò la costruzione. Edificò anche una cappella dedicata a Santa Maria, un ospedale e un albergo per i pellegrini, oggi ristrutturato (Parador Nacional de Turismo).
Quando conquistò la Rioja nel 1076, Alfonso VI di Castiglia, vedendo che il diffondersi del Cammino contribuiva al suo progetto di feudalizzazione di quella zona, divenne il protettore del santo, delle sue opere e della sua città. Il burgo di Santo Domingo de la Calzada, nacque come una manciata di case raccolte attorno alla capanna dello 'eremita. Alla morte di Domingo nel 1109, la popolazione era molto cresciuta. La chiesa di Santo Domingo de la Calzada, dove fu sepolto, fu elevata al rango di cattedrale poco tempo dopo.Le opere di Santo Domingo in favore dei pellegrini di Santiago non terminarono con
la sua morte. Molte guarigioni miracolose di pellegrini, accadute in città, si attribuiscono alla intercessione del santo. Si racconta, ad esempio, di un cavaliere francese posseduto dal demonio che fu liberato dallo spirito maligno davanti alla tomba del santo; o che Bernardo, un pellegrino tedesco del XV secolo che guarì di una infezione purulenta agli occhi durante la visita alla tomba di Santo Domingo. Oggi, nove tavole dipinte decorano una parete della cattedrale e narrano i miracoli del santo.

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